Appunti Dinamici

Il blog di Marta Zacchigna sulla Danza Contemporanea

DANZA CONTEMPORANEA • COSA SIGNIFICA?

Danza contemporanea. Cosa significa? Il blog di Marta Zacchigna sulla danza contemporanea

Danza contemporanea. Cosa significa? In questo articolo cerco di rinfrescare il significato di danza contemporanea soffiando via la polvere del tempo!

“Non scelgo un movimento per poi eseguirlo,
lascio che nasca, per poi osservarlo”
MZ

La danza contemporanea nell’immaginario

Ci sono alcune parole il cui immaginario non evolve con il tempo, rimangono come ancorate ad una cornice statica e obsoleta dalla quale è difficile separarsi. Questo accade perché spesso quell’immaginario non viene nutrito o convalidato da una esperienza personale, reale, concreta.

Per questo ancora oggi, soprattuto in Italia, molte persone associano la danza ad una disciplina per pochi eletti per la quale bisogna essere portati fisicamente. Si pensa anche che la danza sia un’arte che richieda molta fatica, una dedizione esclusiva. E si crede inoltre che la danza sia il frutto di una lunga formazione accademica costellata da sacrifici.

Poi ovviamente lo stile classico (con tutto il suo mondo ornamentale fatto di repertori fiabeschi, ballerine inarrivabili, corpi statuari) fa da padrone, ancora oggi si pensa che lo stile dello Schiaccianoci sia un passaggio obbligato per evolvere poi verso altri “stili”.

Ma se tornassimo all’etimo? Al significato originale di questa parola, forse potremmo scoprire che la danza nel suo significato essenziale è qualcosa di diverso, di più profondo, di universale. Prima di tutto la danza – e questo viene detto troppe poche volte – è uno “stato del corpo”. La danza è una proprietà dell’universo di cui noi facciamo parte. Quindi noi danziamo in qualche modo prima di danzare: perché respiriamo ad esempio e perché abbiamo un cuore che batte.

Densità come possibilità di vivere pienamente ogni istante della nostra vita

La parola danza – la cui radice è uguale in molte lingue – deriva dalla parola densità. Certo nessuno direbbe oggi che va a un corso di densità ma è interessante cercare di capire cosa si intende per stato e cosa si intende per denso. Per stato si intende una condizione fisica del corpo. Per questo la danza non può essere definita uno sport e non può essere intesa come una disciplina che prevede una serie di esercizi.

Semplificando denso potrebbe essere tradotto con intenso. E siamo intensi quando viviamo pienamente, e viviamo pienamente quando siamo presenti a noi stessi. E quando siamo presenti a noi stessi? Quando possiamo sentire davvero, quando il nostro corpo (e non solo il nostro pensiero) è in relazione con il mondo.

Come si potenzia questo tipo di approccio? dando valore e attenzione alla sensazione che ci orienta, ci fa intuire la strada, ci apre l’immaginazione e ci riporta a casa da noi stessi.

Ma denso significa anche vibrazionale: Il danzatore respira, muove con consapevolezza, sente le sue parti, ha padronanza di se, è orientato nel tempo e nello spazio, sa interagire in modo fluido con un altro corpo.

La danza quindi non è altro che una possibilità data dal nostro corpo di stare al mondo in un certo modo.

Un esempio? Camminare in modo consapevole con un buon radicamento al suolo ma anche curando l’estensione della nostra colonna vertebrale e portando il nostro sguardo lontano, ci consente di entrare in uno stato di presenza molto diverso rispetto a camminare ricurvi su noi stessi con lo sguardo rivolto alla terra.

Non è danza questa? Certo che lo è. Lo è nella misura in cui quel tipo di padronanza del nostro corpo ci permette di modificare il nostro stato interno, diventando per esempio più vigili, più aperti e forse anche più felici.

Denso, danzante, significa quindi non disperso, ma compatto, significante. Qualcuno lo ha definito lo stato in cui ci si sente “profondamente vivi e radicati nel tempo presente, al centro dell’azione che deve essere compiuta in quel momento”.

Danza contemporanea. Cosa significa? Il blog di Marta Zacchigna sulla danza contemporanea 2

Cosa significa contemporaneo quando si parla di danza?

E la parola contemporanea? In molti la associano al suo significato storico. La danza contemporanea è venuta dopo quella moderna e dopo quella classica. Questo è senz’altro vero ma per la danza non vale la stessa cosa che vale per le altre arti. Quest’arte ha cercato per molto tempo una codifica, da qui le molte declinazioni di stili che conosciamo, per poi strutturarsi come un linguaggio aperto pronto a negare le stesse regole che crea, ad aprire contaminazioni con le altre arti, e a dialogare in modo critico con la contemporaneità.

Contemporanea, la danza dell’adesso.

Cosa significa la danza dell’adesso?

  • ogni lezione è unica: quei corpi, quella classe, in quel determinato tempo, in quel preciso spazio, produrranno sempre qualcosa di irripetibile.
  • ogni nostro movimento e gesto è intimamente legato a vissuti e memorie individuali emergenti che trovano in quel particolare momento la loro nascita, la loro espressione. Quel movimento che nasce quel giorno era di quel giorno, di quel momento, di quell’attimo.
  • Molti dei nostri movimenti sono legati al contesto storico che stiamo vivendo quindi appartengono a quello “spirito del tempo”. Dopo il lockdown i corpi sono cambiati, così anche i gesti i movimenti, il rapporto con lo spazio, con il tempo, con lo sguardo e con il corpo altrui.
  • contemporanea significa quindi attuale, di questo momento. E corrisponde al movimento che io produco oggi, in questo preciso tempo, con questo corpo di adesso, con questa energia di adesso.

Ecco perché lavoriamo su movimenti che provengono da un flusso naturale (anche se guidato) e che non sono il risultato di una forma decisa a priori ma piuttosto frutto di una nascita che accade nel momento presente. Non scelgo un movimento per poi eseguirlo, ma lascio che nasca per poi osservarlo.

Il significato della danza contemporanea

Il mio corso di danza contemporanea parte quindi da questi presupposti:

  • Per imparare a danzare l’unica cosa che serve è la volontà ad avvicinarsi ad una disciplina profonda che lavora a tutti i livelli (fisico, psichico, spirituale) e attivare un’attenzione che consente di dirigere il nostro sentire verso le informazioni che provengono dal corpo.
  • L’attenzione, l’ascolto portano poi ad un nuova padronanza e a un piacere che ne deriva, così il movimento può essere liberato ed esprimersi come una fioritura.
  • A quel punto si entra nello stato di grazia della danza, che non è altro che la partecipazione gioiosa e vitale del flusso (di respiro, di movimento, che ci abita) e corrisponde spesso alla sensazione che la nostra vita è unica perché unici sono i movimenti che il mio corpo produce e unico è il racconto che vado narrando a me stessa e a chi entra in relazione con me.

Per questo la danza è una disciplina totale, come disse Henry Havelock Ellis:

“La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione della vita,
è la vita stessa”

Grazie per il tempo che hai dedicato alla lettura di questo articolo. Se vuoi provare una lezione di danza contemporanea? Puoi farlo scrivendo a marta@dancinghouse.it. I corsi si tengono a Trieste in via del monte 2 in Dancing House. Curioso di vedere cosa succede in sala danza? Vieni a trovarmi sui canali Facebook e Instagram.

firma di marta zacchigna

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Marta

Laureata Magistrale in Lettere e Filosofia e Diplomata al Centro Internazionale Movimento e Danza di Milano è danzatrice, insegnante di danza contemporanea, autrice e fondatrice del centro di ricerca Dancing House in Via del Monte 2 a Trieste. CONTATTI / marta@dancinghouse.it / +39 339 1952458

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