Il blog di Marta Zacchigna sulla Danza Contemporanea

ONDA – AZIONE DANZATA. IL PASSO CHE CI HA RESO UMANI

 

“…camminare ci è talmente spontaneo e familiare
che non abbiamo mai concesso ai nostri piedi l’onore di venir considerati in se stessi,
come atti da scoprire…”
P. Valery

ONDA – AZIONE DANZATA

La nostra giornata è costellata di destinazioni. Ci muoviamo dalla casa, al lavoro, dalla palestra alla scuola fino al supermercato. Ci spostiamo costantemente, tra un luogo e un altro luogo, o più probabilmente corriamo, ci scaraventiamo, ci proiettiamo, tra un qua e un là perché l’unica cosa che conta è arrivare, raggiungere.

Ma dove siamo nell’intervallo? Dove è il nostro essere in quel perenne “tra”? E questi nostri piedi che, come servi muti, sostengono ogni nostra banale iniziativa, che si affrettano ad accogliere il peso dei nostri programmi, che si lanciano in avanti per farci guadagnare tempo… li sentiamo veramente come parte di noi? O sono solo dei dispositivi meccanici sui quali pattiniamo inconsapevolmente per tutta la giornata? 

E se un giorno dismettono la loro funzione, anche solo temporaneamente, magari per una caviglia storta o per un dolore al ginocchio, che facciamo? Oltre che maledirli per il loro imperdonabile tradimento? Li guardiamo con affetto? con gratitudine? questi nostri piedi che dal nostro primo anno di età rispondono prontamente ad ogni nostro desiderio, portandoci laddove abbiamo chiesto?

Travolti dal mito innaturale e violento dell’efficienza, della velocità, della prestazione, anche loro devono essere sufficientemente pronti, rapidi, adeguati a un mondo che ci dice che non c’è tempo per fermarsi, osservare, contemplare. Laddove tutto procede, non ci sono ritorni.

Così ci spostiamo nello spazio, ma non lo attraversiamo, raggiungiamo certi luoghi ma non li ricordiamo.

E il nostro sguardo? È  ancora capace di levarsi all’orizzonte? di spingersi oltre? alla ricerca di un sogno, di una visione? Riescono i nostri occhi ad abbandonare il bagliore notturno dei device per tornare sulla linea dell’orizzonte? Possono ancora immaginare un altrove? scandagliare il fondale di un ricordo passato, fantasticare su un futuro possibile, perdersi nei meandri di una piccola nostalgia? O sono sempre diretti all’urgenza del controllo e della supervisione?

Questo è stata l’interrogazione che mi ha portato a proporre ONDA. Una performance site specific che vede coinvolti per lo più danzatori non professionisti, uniti dal desiderio collettivo di restituire dignità all’atto così squisitamente umano del cammino.

Ma cos’è quest’onda? Quella del mare che arriva da lontano fino a lambire le sponde del Molo? Non solo. Onda è quel movimento naturale, intimo, profondamente proprio, che si sostanzia nel passo senza destinazione. Ma è anche uuna dinamica esistenziale nella misura in cui accoglie l’imprevisto e il cambio di rotta, persino la destabilizzazione dell’incontro con l’altro.

ONDA è l’audacia di un tragitto senza destinazione, o meglio, che ha noi stessi come destinazione. Non è un passo in avanti, ma è un’esperienza pura, verticale, perché si inscrive nella gravità della caduta mentre si eleva verso il cielo infinito. È  il transito di un essere che è presente a sé stesso, alla sua forma, al suo respiro, che sceglie di rallentare per non perdere nessun dettaglio.

L’azione danzata di ONDA diventa allora quel gesto minimo, essenziale, con il quale siamo al mondo; vuole rammemorare il nostro primo passo, ricondurci alla nostra condizione naturale di viandanti, esploratori, pionieri. E allora non importa se quell’andare non sarà perfetto, se perderemo l’equilibrio, se il terreno non corrisponderà alle nostre aspettative, se un sasso sotto la pianta ci farà male e sbanderemo,  l’unica cosa che conta è che quel passo ci renda nuovamente umani, e in quanto umani, proprietari del nostro tempo, del nostro spazio, di noi stessi. Siamo ancora capaci di affondare un piede nella terra? Siamo ancora capaci di perderci sulla linea infinita dell’orizzonte?

Audaci, coraggiosi, rivoluzionari, vi aspettiamo al molo.

La performance ONDA – azione danzata si terrà questo sabato 1 giugno alle ore 18 sul Molo Audace. Il suolo rimarrà calpestabile per tutta la durata della performance, aperto e disponibile a chi vorrà camminare con noi.

I contenuti presenti sul blog “Appunti Dinamici” dei quali è autore Marta Zacchigna non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione in tutto o in parte dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore. Articolo depositato con data certa. Copyright © 2023 – 2024 Appunti Dinamici by Marta Zacchigna. All rights reserved.

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Marta Zacchigna

Laureata Magistrale in Lettere e Filosofia (Dipartimento Arte Musica e Spettacolo) e Laureanda Magistrale in Filosofia, è Diplomata al Centro Internazionale Movimento e Danza di Milano. Lavora come danzatrice, e insegnante di danza contemporanea. È fondatrice del centro di ricerca Dancing House in Via del Monte 2 a Trieste. CONTATTI / marta@dancinghouse.it / +39 339 1952458

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